Lella Costa

Dopo gli studi in lettere e il diploma all’Accademia dei Filodrammatici, esordisce al teatro nel 1980 con il monologo Repertorio, cioè l’orfana e il reggicalze. Da allora ha iniziato a frequentare autori contemporanei, a lavorare in radio, ad avvicinarsi al teatro-cabaret e a divenire una delle più rinomate attrici italiane. Nel 1987 debutta con Adlib, monologo che segna anche l’inizio della sua attività di autrice. Seguiranno Coincidenze, Malsottile, Magoni (con le musiche originali di Ivano Fossati), La daga nel Loden, Stanca di guerra (scritto con Alessandro Baricco), Un’altra storia e Precise parole e Traviata (regia di Gabriele Vacis). Gli spettacoli Alice, Una meraviglia di paese, Amleto e Ragazze vedono la regia di Giorgio Gallione e delle musiche di Stefano Bollani. Nel 2014 recita insieme a Paolo Calabresi nella commedia per quattro personaggi Nuda proprietà (scritta da Lidia Ravera e diretta da Emanuela Giordano). Insieme a Massimo Cirri e Giorgio Gallione è co-autrice di molti degli spettacoli da lei interpretati. All’attività teatrale affianca da anni anche diverse e significative partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive; nello stesso tempo porta avanti un costante impegno civile, soprattutto a favore di Emergency. Nel 2019 ha riportato in luce tutta l’attualità di una grande testimone del Novecento – la filosofa e mistica tedesca Edith Stein – nel libro Ciò che possiamo fare. La libertà di Edith Stein e lo spirito dell’Europa (Milano 2019). Ha scritto anche: Amleto, Alice e la Traviata (Milano 2008); Come una specie di sorriso (Milano 2014); Che bello essere noi (Milano 2014).

Ultimo aggiornamento profilo: 2020

2020