Con-vivere, il festival sull’interculturalità, nasce nel 2006 e si svolge ogni secondo weekend di settembre nel centro storico di Carrara.
Il festival è promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara ed organizzato dalla sua Società Strumentale Fondazione Progetti S.r.l.
Sotto il Patrocinio della regione Toscana e della Provincia di Massa Carrara si avvale della collaborazione attiva di un Comitato costituito da Comune di Carrara, Camera di Commercio, Accademia di Belle Arti e Fondazione Marmo. Nelle ultime edizioni ha visto, fra l’altro, il riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica.
Il Professor Remo Bodei ne ha curato la direzione scientifica per ben 14 anni (dal 2006 al 2019).
Dal 2020 il festival si avvale della collaborazione di un consulente scientifico, di alto profilo, scelto ogni anno sulla base del tema: Chiara Saraceno ha curato l’edizione “diritti”, Telmo Pievani il programma 2021 dedicato a “cura”, Maurizio Ferraris l’edizione 2022 su “tracce” e Laura Boella l’edizione 2023 su “umanità”. Con-vivere 2024 affronterà il tema “cambiamento” con la supervisione scientifica di Mauro Ceruti.
Ogni edizione affronta un tema, guardando alle più attuali e cruciali questioni legate alla convivenza fra identità culturali, religiose e politiche, la cui problematicità è simbolicamente indicata nel simbolo dal trattino che separa il “con” dal “vivere”. È il trattino che fa la differenza e pone con ciò l’accento sulla problematica del fare comunità e del vivere in concordia. Parlare di con-vivere significa confrontarsi inevitabile con le mille culture che abitano le nostre singole vite e le nostre comunità (piccole o grandi che siano), vuol dire riflettere sul nostro essere nel mondo, guardare al passato e al presente per riconciliarci con la realtà e progettare il futuro. In questa direzione: “[…] le città come Carrara possono diventare un laboratorio sperimentale di nuove forme di convivenza, in un mondo globalizzato, dove si incrociano mentalità, religioni, usanze e leggi diverse” (Remo Bodei, in occasione di con-vivere 2006, Città territorio culture).
IL TEMA DELLA XIX EDIZIONE: Plurale
Il vivere assieme ha come dato costitutivo originario la qualità ontologica della pluralità: come salvaguardare la dimensione plurale che caratterizza le nostre società tutelando le minoranze, guardando alle differenze e alle diversità come valore e non come limite? Se il “con-vivere” è costitutivo della condizione umana, il “con-vivere-bene” rappresenta l’obiettivo verso cui ogni comunità tende. Salvaguardare la singolarità nella pluralità, per costruire comunità, richiede azioni cognitive, affettive, etiche e più largamente politiche. La dimensione plurale dà conto delle numerose identità che popolano la sfera sociale, identità intese a loro volta non monolitiche ma anch’esse plurali; il plurale si esplica poi nelle molteplici reti di relazioni che definiscono il vivere assieme e che rendono necessario l’agire politico inteso come “cura degli esseri umani non singolarmente ma collettivamente” (Platone, Politico 275d). Un’attenzione particolare, come sempre, sarà poi rivolta alle questioni sollevate dallo sviluppo scientifico e tecnologico: oggi più di ieri, infatti, “l’altro” di cui avere cura è il pianeta su cui di fatto costruiamo il nostro vivere assieme.
Luigina Mortari
Consulente scientifico 2025
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