<br>con-vivere 2016 - frontiere


con-vivere 2016 - frontiere

L’uomo è un essere mobile, che per natura non possiede una realtà già data e definita, ma,partendo dall’uso delle mani, ne costruisce una propria. Fin dalla scena primordiale egli ha ricercato il movimento e il mutamento anziché la stazionarietà, quali vie per costruire il proprio sé e il proprio mondo.Le esplorazioni, i viaggi, le migrazioni sono le modalità differenti con cui si è articolata la storia umana, nella perenne ricerca del nuovo, nella scoperta dell’altrui e dell’altrove, che hanno portato all’incontro, alla prossimità, all’inclusione, ma anche, all’opposto, alla xenofobia, all’esclusione, all’erigere muri o barriere. La ripetuta e vittoriosa esperienza del varcare i confini (di ordine geografico, scientifico, religioso, politico, ambientale e perfino biologico) sembra avere talvolta generato una vertiginosa euforia, una sorta di delirio di onnipotenza e di auto-esaltazione spinta al punto da credere che, in linea di principio,non esistano più limiti ultimi.In quale misura e in quali campi siamo quindi entrati in un mondo in cui ogni confine è labile e cancellabile? Ci sono alcuni limiti che non dovremmo mai infrangere? Frontiera è una parola chiave anche dal punto di vista geopolitico. Alcune ci appaiono le questioni più cruciali: cosa accade nelle terre di confine lacerate da guerre o conflitti senza fine? Cosa aspettarci dalla migrazione in atto dall’Africa e dal Medio Oriente, che a causa del numero enorme di persone ci sta ponendo nuove sfide di carattere politico,sociale e culturale? Quali argini, infine, nel complesso quadro geopolitico contemporaneo, si possono porre all’azione, senza confini, dei terrorismi internazionali?


Remo Bodei
Direttore scientifico del festival

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